Processo ai No Tav. Sale la tensione tra le parti.
udienza è dell’altroieri), nella non comunicazione delle convocazioni dei testi da parte della Procura (che provoca la necessità per OGNI avvocato di trascorrere in aula lunghe ore anche quando le testimonianze non riguardano i rispettivi clienti, causando loro in tal modo anche un danno professionale). Oggi si sono visti avvocati imbufaliti che uscivano dall’aula platealmente per l’esasperazione e un reporter costretto dagli irruenti marcantoni della scorta di Rinaudo a cancellare una fotografia dei pm malgrado fosse stato convenuto fin da precedenti udienze che si potessero prendere immagini in aula con l’esclusione solo degli imputati (“Decidiamo noi!” – dice la scorta; “Io non voglio esser fotografato e quindi lei non fotografa” – dice un impettito Rinaudo). Ma in sostanza i difensori lamentano un clima esasperato che parte dall’utilizzo dell’aula bunker per un processo a reati di cui i più gravi sono resistenza aggravata e lesioni, per arrivare a negare la sede del Palazzo di Giustizia per il convegno proposto dai Giuristi Democratici il 2 Dicembre su temi giuridici legati all’attualità con la partecipazione di emeriti personaggi, questi si, al di fuori di ogni sospetto come il giudice Palombarini o un rappresentante sindacale della polizia. Il tutto costituisce – dicono gli avvocati – un’ “enorme anomalia” che sta portando l’intero collegio difensivo sull’orlo della protesta clamorosa. “Se fosse un processo a Berlusconi – qualcuno azzarda – ci sarebbero ben altri riguardi e si tollererebbero persino i gesti di protesta arrogante dei Ghedini“; qualcun altro propone di investire della criticità della situazione i parlamentari più interessati e vicini alla vicenda valsusina: “Se deve essere un processo politico allora che lo sia fino in fondo” dicono altri . Che stia succedendo qualcosa di molto grave è comunque l’opinione comune del legal team. Si riuniranno per decidere il da farsi. Insomma, un processo in ebollizione che potrebbe riservare sorprese. (F.S.)
Nella foto: gli avvocati si riuniscono durante un intervallo per discutere la situazione in aula